Balanzone

 

 

Balanzone, anzi il dottor Balanzone, è nato a Bologna, e deve il suo nome alla “balanza”, cioè la bilancia, il simbolo della giustizia che regna nei tribunali. 

E' una maschera della Commedia dell'arte, con la quale i Bolognesi vollero burlarsi di certi professoroni dello Studio, vanitosi, superficiali e di poco ingegno.
Essa vuole essere raffinata e, nello stesso tempo, popolana; risulta, infatti, una bella rappresentazione della cultura e dello spirito di Bologna, una città dotta e contadina insieme.

Balanzone, portato per la prima volta sulle scene, apparve come Dottor Graziano, poi con il nome di Dottor Baloardo o anche di Dottor Lombardi.

I comici lo usano per impersonare la figura del "vecchio pedante", che si atteggia a ministro della giustizia e non fa altro che dire frottole. La maschera bolognese rappresenta un dottore di giurisprudenza, che si veste d'autorità ed infiora discorsi metà in dialetto bolognese e metà in lingua italiana, sempre pieni di paroloni in greco e in latino sgrammaticato, per impressionare il pubblico.

Balanzone è ben nutrito, rotondo, pieno di buon umore e sempre con il viso color rosso vivo.
Veste completamente di nero, con una lunga casacca, il colletto bianco inamidato, calzoni corti sino al ginocchio, calze, cappello con i bordi rialzati e una grande quantità di libroni impolverati sotto il braccio, come simbolo della sua scienza. 

 

E' la satira del laureato saccente e pedante. Non a caso viene da Bologna, città che nel Cinquecento è considerata capitale della cultura.