Porta Saragozza

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Porta Saragozza è una delle porte della terza cinta muraria della città di Bologna, detta anche la circla, che corrisponde come perimetro agli attuali viali di circonvallazione.

Storia [modifica]

Porta Saragozza sorge all'incrocio fra via Saragozza e i viali, ed è stata edificata per la prima volta nel XIII secolo. Nel 1334 fu dotata di ponte levatoio, ma per molti anni fu considerata un varco secondario.

Solo nel 1674, quando venne costruito il lunghissimo portico che dalla Porta conduce fino al Santuario della Madonna di San Luca, Porta Saragozza acquisì particolare rilievo, utilizzata come punto di partenza per le processioni verso San Luca (mentre in precedenza partivano da Porta Sant'Isaia). A seguito di una radicale ricostruzione avvenuta nel 1859 guidata dall'architetto Giuseppe Mengoni, che ne ha totalmente modificato l'assetto originario con l'aggiunta dei torrioni cilindrici laterali collegati tramite un portico a un nuovo cassero centrale, la Porta ha assunto le attuali fattezze[1]. Attraverso i lavori di restauro eseguiti fra il 2007 e il 2009, Porta Saragozza è stata riportata agli antichi splendori.

Curiosità [modifica]

Il 26 giugno 1982 il cassero di Porta Saragozza viene concesso dall'allora amministrazione cittadina al "Circolo di cultura omosessuale XXVIII Giugno", primo centro di politica e cultura gay riconosciuto in Italia, che qui rimarrà per 25 anni. A Porta Saragozza è nata, di fatto, l'associazione Arcigay (che conta oggi oltre centottantamila associati[2]) nel 1985, che ha gestito, negli spazi della Porta, anche un locale aperto al pubblico denominato proprio Cassero[3]. Il 28 novembre 2001 l'Arcigay e ilCassero si sono trasferiti in una nuova sede regolarmente concessa, presso l'ex Salara.

Poiché le mura del cassero ospitano una lapide che dedica la Porta alla Madonna di San Luca, durante gli anni di permanenza dell'associazione omosessuale in Porta Saragozza, la processione dei fedeli verso il Santuario che si tiene in maggio per protesta non ha sostato, come da tradizione, nei pressi della Porta[4].

Bibliografia [modifica]

  • Giancarlo Roversi, Le mura perdute. Storia e immagini dell'ultima cerchia fortificata di Bologna; Grafis Edizioni, Bologna, 1985.

Note [modifica]

  1. ^ [1]
  2. ^ [2]
  3. ^ [3]
  4. ^ [4]

Voci correlate [modifica]

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