Le due torri
Le due torri (simbolo della città), entrambe pendenti, sono situate all'incrocio tra le vie che portavano alle cinque porte dell'antica cerchia di mura "dei torresotti".
La leggenda della Torre Asinelli
Nel 1100 viveva a Bologna un giovaneche trasportava ghiai e sabbia, dal fiume Reno ai luoghi dove lavoravano i muratori. Poichè adoperava alcuni somarini, tutti lo chiamavano Asinelli. Un giorno il giovanotto vide alla finestra di un palazzo una bella fanciulla e se ne innamorò, tanto che ebbe l'ardire di chiederla in sposa. Il padre della damigella era un nobile e ricco signore; al sentire la domanda di quel miserello si mise a ridere; poi, come per prenderlo in giro, gli disse: "Quando avrai costruito la torre più alta della città, io ti concederò mia figlia in moglie." Dopo una simile risposta, il povero Asinelli non aveva quasipi voglia di vivere ed era sempre malinconico. La fortuna volle però aiutarlo. Qualche tempo dopo, mentre caricava la ghiaia del Reno, vide qualcosa luccicare nel fondo del fiume. Guardò meglio: erano monete d'oro! Cominciò a scavare e in breve riempì tutte le ceste dei somarini col prezioso metallo. Corse subito a casa, si chiuse nella sua misera stanza, contò ad una ad una le monete e si accorse di possedere un immenso tesoro.
Allora, senza perdere tempo, chiamò un capomastro e gli ordinò di costruire una torre altissima, nel centro di Bologna. Dopo 9 anni di lavoro, venne così innalzato uno degli edifici più alti d'Italia, ed il giovane Asinelli potè finalmente sposare la fanciulla amata.
Le torri di Bologna nella letteratura