Strage del cavalcavia di Casalecchio (10 ottobre 1944)

 

Il monumento che ricorda l'eccidio del cavalcavia di Casalecchio

13 partigiani della 63a Brigata Garibaldi, tra i quali sei russi e il medico costaricano Carlo Martinez Collado, fatti prigionieri dopo la battaglia di Rasiglio, sono condotti dai tedeschi nel giardinetto presso il cavalcavia ferroviario di Casalecchio di Reno. Ad uno ad uno vengono legati alla gola e alle mani con filo spinato, appesi a pali e cancellate, falciati alle gambe e lasciati morire dopo lunga agonia. I corpi saranno lasciati esposti diversi giorni come monito, poi saranno seppelliti in fretta in una buca provocata da una bomba d'aereo e recuperati solo alla fine della guerra. Il sistema particolarmente crudele di rappresaglia farà pensare al boia di Marzabotto Walter Reder e ai suoi uomini come responsabili dell'eccidio del cavalcavia.